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Zucchero Amaro

Zucchero Amaro

In Italia i dati sull’obesità sono molto allarmanti. È infatti risaputo che un bambino obeso è un soggetto che quasi certamente svilupperà patologie di vario genere da adulto. Nel 2015 l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci informava che una riduzione giornaliera degli zuccheri aggiunti a meno del 5 % dell’apporto energetico giornaliero avrebbe portato enormi benefici nel ridurre il rischio di “malattie non trasmissibili” negli adulti e nei bambini.

Dal punto di vista nutrizionale lo zucchero non è un nutriente essenziale, poiché può essere prodotto a partire sia dai grassi sia dalle proteine. L’accumulo delle prove internazionali è che gli zuccheri presenti in abbondanza nella nostra dieta, in particolare quelli aggiunti agli alimenti trasformati o utilizzati nella preparazione di cibi e bevande, siano proprio la causa delle malattie cardiovascolari nei bambini. I bambini hanno una forte preferenza per il gusto dolce e l’introduzione precoce di zuccheri aggiunti nella dieta può promuovere la preferenza del gusto dolce, pertanto nessun zucchero aggiunto dovrebbe essere fornito alla dieta di un bambino sotto i due anni di età. Lo zucchero crea dipendenza: più mangiamo zucchero, più abbiamo fame di zucchero.

La cosa peggiore è stata l’invasione sul mercato alimentare di “prodotti light”, privi di grassi e proprio per questo con maggiore indice glicemico e maggiore (celata) presenza di zuccheri. È importante saper leggere correttamente le etichette degli alimenti che acquistiamo perché ci consente di fare scelte più sane e consapevoli: l’etichetta rappresenta infatti la carta d’identità dell’alimento, riporta informazioni sul contenuto nutrizionale del prodotto fornendo una serie di indicazioni per comprendere come i diversi alimenti concorrono ad una dieta corretta ed equilibrata.

Cosa sapere?

  • Gli ingredienti sono disposti in quantità decrescente, quindi quelli ai primi posti sono quelli più presenti, se ad esempio vedete lo zucchero alle prime posizioni vorrà dire che quel prodotto ne contiene in grandi quantità.
  • Spesso un ingrediente noto può essere nascosto sotto altre voci, è il caso dello zucchero che si può trovare con nomi quali destrosio, fruttosio, sciroppo di fruttosio, maltosio, sciroppo di glucosio, di mais, glucosio…
  • Tutto ciò che termina per “osio” è zucchero, e se alla fine dell’elenco ho 3-4 forme di zuccheri diversi, sommandoli tra loro, potrebbe essere che ci ritroviamo con più zucchero aggiunto di quanto appaia ad una lettura superficiale.


Molte aziende si stanno rivolgendo alla ricerca spasmodica di sostituti “naturali” dello zucchero per i loro prodotti.

Quasi nessuno è però davvero naturale. I dolcificanti, inoltre, sembrerebbero essere tra i responsabili della riduzione della varietà del microbiota contribuendo a determinare fermentazione, con produzione di gas che favoriscono l’incremento della sintomatologia dolorosa.

Ogni anno diventa di moda un nuovo dolcificante naturale che sembra quello perfetto. I più diffusi? Lo sciroppo d’acero, il succo concentrato di mela, l’eritritolo, la stevia, lo zucchero di fiori di cocco, lo sciroppo d’agave, il succo d’uva o di mela, il miele.

Ma allora esiste un dolcificante ideale? Sicuramente si e non è nulla di estratto o lavorato industrialmente: si chiama frutta. Un buon frutto è il migliore dolce che ci sia e che la natura ci offre. Contiene fruttosio ma anche decine di altre sostanze (vitamine, fibre, polifenoli) che ne riducono gli effetti nocivi. Ottima per preparare dolci o torte, a pezzetti o come composta. Solo così i dolci saranno sani e davvero naturali. Si possono inoltre fare ottimi dolci con la frutta secca. Nella preparazione dei dolci, si può utilizzare quindi frutta secca o cotta (come ad esempio le mele, che diventano dolcissime) insieme a mandorle (che sono anche leggermente dolci).



Il problema vero, comunque, è la scorretta abitudine del voler dolcificare i cibi ad ogni costo. L’uomo non è fatto per consumare cibi dolcificati ma solo cibi naturalmente dolci, che è molto diverso. E’ importante imparare a liberarsi gradualmente da questo dolce eccessivo che “intossica” il nostro gusto impedendoci di percepire anche i sapori degli altri ingredienti presenti nelle preparazioni.

Fate del vostro meglio per occuparvi della manutenzione ordinaria della vostra salute partendo dalla tavola. Perché la prevenzione può essere applicata autonomamente. La vostra salute e dei vostri bambini vale!


Dott.ssa Laura Santinelli

Laureata in scienze biologiche.

Biologo Nutrizionista

Esperta in Infiammazione, Nutrizione Funzionale,

Microbiota Intestinale

Tel +39 3334416526


Alessia Tornatola
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