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CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

Al giorno d'oggi la corretta conservazione del cibo è una soluzione indispensabile per evitare gli sprechi e risparmiare tempo, infatti a causa dei numerosi impegni giornalieri, spesso si è impossibilitati a fare la spesa quotidianamente e sì delega questo impegno ad un giorno a settimana con il risultato di fare un'unica spesa che basti per i sei giorni a venire.

Altre volte invece i metodi di conservazione ci permettono di avere alimenti presenti in determinati periodi dell'anno anche nei mesi successivi e questo è il caso ad esempio di frutta e verdura di stagione.

La scelta delcola tecnica di conservazione dei vari alimenti dipende da vari fattori, quali il tipo di alimento e il tempo di conservazione previsto. Per questi motivi alcune conservazioni saranno più adatte a determinati cibi e meno da altri, poiché andrebbero a danneggiare il gusto, i principi nutritivi e la sicurezza alimentare.

Queste tecniche si basano su due meccanismi fondamentali che agendo sui batteri possono avere un effetto batteriostatico, se bloccano o limitano lo sviluppo l'attività dei batteri, oppure battericida se distruggono i microbi e le spore presenti sui cibi.

Nello specifico andremo a trattare due delle diverse metodologie di conservazione ovvero refrigerazione e congelamento.


Avendo il freddo un'azione batteriostatica la refrigerazione è sicuramente la tecnica di conservazione più comune, ma per essere effettivamente valida è necessario che i cibi vengano disposti correttamente nei vari scompartimenti presenti, essendo che questi ultimi hanno temperature differenti.

La temperatura media del frigorifero dovrebbe essere intorno ai 4°C, si parla di media in quanto ci sono zone più calde e più fredde proprio perché l'aria calda tende a salire e quella fredda a scendere. La disposizione è importante sia in base alla temperatura ma anche per evitare contaminazioni batteriche tra cibi soprattutto tra cotti e crudi.

Nella zona bassa, quindi la più fredda, dovrebbero essere disposti gli alimenti crudi (che hanno bisogno di temperature minori) come carne e pesce, mettendo gli alimenti crudi sui piani più bassi si evitano anche contaminazioni ed eventuali gocciolamenti.

Nella zona medio alta possiamo posizionare uova, formaggi, yogurt, salumi sottovuoto, avanzi di cibo cotto e sughi.

Nel cassettone viene disposta la frutta e la verdura, questa zona è chiusa quindi si evitano contaminazioni e la temperatura è leggermente più alta rispetto ai ripiani. Alcune tipologie di frutta e verdura non dovrebbero nemmeno essere conservate in frigo e tra queste ricordiamo patate, aglio e cipolla, pomodori ed erbe aromatiche.

Nello sportello laterale sarebbe bene posizionare alimenti che richiedono solo una leggera refrigerazione come latte, burro e bibite.

Per quanto riguarda i tempi di conservazione in frigorifero, ortaggi non acquosi, mele, agrumi si conservano in media anche una settimana. La carne bovina si può tenere in frigo dai 3 ai 7 giorni in base al suo taglio, i salumi invece si conservano anche una settimana, mentre il pesce può essere tenuto in frigo due massimo tre giorni.

Per quanto riguarda i formaggi, quelli a pasta dura possono essere conservati in frigo anche un paio di mesi dopo l'apertura, quelli a pasta molle due o tre settimane a confezione chiusa e circa 10 giorni dopo l'apertura, i formaggi freschi invece si conservano 3-4 giorni.


Il congelamento è la tecnica di conservazione più comoda, ci permette da un lato di congelare gli avanzi cotti evitando di sprecare, dall'altro di portare a tavola prodotti anche non di stagione. Va ben ricordato però che il congelamento ha solo un effetto batteriostatico e non battericida quindi i cibi scongelati non possono assolutamente essere ricongelati.

È possibile congelare la carne, il pesce, il pane, le verdure poco acquose come carciofi, cavolfiori, zucchine, carote, funghi e broccoli e i frutti piccoli come fragole e frutti di bosco.

I formaggi a pasta semidura si possono congelare a patto che siano tagliati in piccole porzioni. I formaggi stagionati come il grana andrebbero congelati grattugiati perché tendono a sbriciolarsi dopo essere stati scongelati, quelli freschi invece non possono essere congelati.

Non possono essere congelate nemmeno le uova, a meno che non venga separato l'albume dai tuorli da crude, la maionese, il latte, gli insaccati e frutta e verdura ricchi di acqua come anguria, melone e mele.

In generale questi piccoli accorgimenti ci permettono di avere a tavola cibi gustosi che conservano tutte le caratteristiche nutrizionali, sicuri ovvero privi di ogni tipo di contaminazione batterica e per ultima nota non di poco conto ci permette di diminuire lo spreco alimentare che attualmente è una problematica diffusa a livello globale.